Questa voce è stata curata da Francesca Ajello
Scheda sintetica
La recente riforma delle procedure concorsuali ha introdotto nel nostro ordinamento un nuovo strumento di composizione negoziale della crisi di impresa, teso a facilitare l’uso di meccanismi privatistici atti a ripristinare l’equilibrio finanziario al fine di scongiurare la crisi e l’insolvenza che condurrebbero a procedure interamente pubbliche.
L’art. 182 bis della legge fallimentare consente infatti al debitore di negoziare un accordo con una rilevante maggioranza di creditori in via stragiudiziale: tale accordo, unitamente alla documentazione richiesta dalla legge, deve essere depositato presso la cancelleria del Tribunale presso il quale ha sede l’impresa, dove viene poi omologato con un decreto motivato.
La Riforma ha invece abrogato la procedura di amministrazione controllata prevista per le imprese che versavano in una situazione di temporanea difficoltà ad adempiere e tesa pertanto al loro risanamento.
Per approfondimenti si veda la voce Procedure concorsuali