Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 ottobre 2020, in G.U. del 13 ottobre 2020 n. 253 – Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19
Pubblicato il DPCM 13 ottobre 2020, che sostituisce le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 di cui al precedente DPCM 7 agosto 2020, come prorogato dal DPCM 7 settembre 2020. Fra le principali disposizioni contenute nel nuovo DPCM, che andranno osservate a decorrere dal 14 ottobre e fino al 13 novembre 2020, si evidenziano: misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale; misure di contenimento del contagio per lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive industriali e commerciali; misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale; limitazioni agli spostamenti da e per l’estero; obblighi di dichiarazione in occasione dell’ingresso nel territorio nazionale dall’estero; obblighi di sottoporsi a test molecolare o antigenico a seguito di ingresso in Italia dall’estero; misure in materia di trasporto pubblico di linea; disposizioni per la disabilità. In particolare, l’articolo 1 del decreto in esame stabilisce l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che vanno obbligatoriamente indossati nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, ad eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o le circostanze di fatto, sia assicurata continuativamente la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Non sono soggetti all’obbligo coloro che stanno svolgendo attività sportiva, i bambini al di sotto dei 6 anni nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina, ovvero i soggetti che interagiscono con questi ultimi. L’uso della mascherina è fortemente raccomandato anche nelle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Sono fatti salvi i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, con la conseguenza che nei luoghi di lavoro continuano ad applicarsi le vigenti regole di sicurezza.