D.P.C.M. 12 ottobre 2021, in G. U. 14 ottobre 2021 n. 246
Modifiche al DPCM 17 giugno 2021, recante disposizioni attuative delle misure urgenti contenute nel DL n. 52/2021 per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.
Il decreto stabilisce le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo, mediante modifica del DPCM 17 giugno 2021 e l’aggiunta un nuovo documento tecnico (Allegato H). In particolare, in ambito privato, le verifiche, oltre che attraverso l’App Verifica-C19, possono avvenire: a) mediante l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR Code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, compresi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura; b) per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, attraverso l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale “DGC”. Il DPCM rammenta altresì la possibilità per il datore, in forza di specifiche esigenze organizzative, di richiedere anticipatamente al lavoratore l’eventuale mancato possesso del green pass, confermando quanto previsto dall’articolo 3 del DL n. 139/2021. Il decreto non stabilisce tuttavia alcun limite temporale minimo o massimo entro cui andrà formulata tale richiesta anticipata.