Corte di cassazione, sentenza 30 marzo 2018 n. 7987

Inutile denunciare che alcuni lavoratori sono stati illegittimamente esclusi dalla platea dei possibili licenziandi collettivamente, se non si dimostra che la loro inclusione avrebbe evitato il proprio licenziamento.

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 10526 del 3 maggio 2018, respingendo il ricorso presentato dall’INPS, ha stabilito che il lavoratore con contratto a part-time ciclico ha diritto ad un’anzianità contributiva per 52 settimane l’anno ai fini della pensione.

In forza del principio comunitario di non discriminazione tra lavoratori a tempo parziale e pieno, anche i periodi in cui il dipendente resta a casa avvicinano la data di acquisizione del diritto al trattamento di quiescenza