Benefici contributivi per l’azienda e contratti collettivi applicabili
Corte di cassazione, ordinanza 25 gennaio 2025 n. 1794
Una società consortile di produttori ortofrutticoli aveva promosso un giudizio nei confronti dell’INPS per ottenere per l’anno 2012 il riconoscimento del proprio diritto alla fiscalizzazione degli oneri sociali prevista dal dl n. 338/1989, art. 1, co. 1 e art. 6, co. 9, riconosciuta, tra l’altro, subordinatamente al fatto che l’impresa applichi ai propri dipendenti determinati contratti collettivi (nella specie era in discussione la scelta fra due contratti territoriali per operai agricoli di provincie diverse). In proposito, la Cassazione, respingendo il ricorso della società avverso la sentenza dell’appello (che aveva disatteso le domande in ragione del fatto che la ricorrente aveva applicato ai dipendenti il contratto più sfavorevole tra i due, ritenuto dalla società pertinente rispetto al luogo della prestazione lavorativa), ribadisce la propria giurisprudenza, secondo la quale il riconoscimento del beneficio in questione passa attraverso l’applicazione da parte dell’impresa ai propri dipendenti dei contratti collettivi vigenti per il settore di appartenenza e corrispondenti all’attività concretamente svolta dall’azienda o, se più favorevole per i dipendenti, anche del contratto collettivo di un diverso settore, ancorché non inerente all’inquadramento aziendale.