Corte d’Appello di Milano, 16 maggio 2023
La concausa determinata dall’essere un fumatore abituale non esclude che il tumore sia considerato malattia professionale, se viene accertata l’esposizione ambientale ad agenti patogeni.
La Corte d’Appello di Milano accoglie il ricorso presentato dalla vedova di un lavoratore deceduto a causa di un tumore e accerta l’origine professionale della patologia, condannando l’INAIL a costituire una rendita in favore dei superstiti. Il Collegio giudicante ha infatti ritenuto che vi fosse un sufficiente grado di probabilità che la patologia del lavoratore fosse insorta per effetto dell’esposizione ambientale ad agenti patogeni nel corso di diversi anni di lavoro. Il fatto che il defunto fosse un fumatore abituale rileva come concausa, ma non esclude la natura professionale della patologia.