Corte di cassazione penale, sentenza 29 settembre 2021 n. 35721
29 Settembre 2021
Un caso di truffa nella richiesta di prestazione previdenziale.
Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione
In sede di richiesta del sussidio per i lavori socialmente utili, un lavoratore in mobilità aveva falsamente dichiarato di non godere di alcuna pensione diretta, mentre era viceversa titolare di una pensione diretta di invalidità, per legge incompatibile con l’assegno per i lavori socialmente utili. Infine, non aveva neppure poi recuperato rispetto al falso, optando per uno dei due trattamenti, come consentito nella fase di avvio ai lavori. La Corte qualifica il comportamento del pensionato come reato di truffa, in cui gli artifici e raggiri sono rappresentati dalla falsa affermazione del possesso di un requisito essenziale.