Corte di Cassazione, sentenza 6 dicembre 2021 n. 38659
La presenza di una concausa extra-lavorativa del decesso causato da una malattia professionale tabellata non esclude l’indennizzo INAIL ai superstiti.
La Corte di Cassazione, nel caso di un lavoratore che era stato esposto professionalmente all’inalazione di fibre di amianto ed era poi deceduto per adenocarcinoma polmonare, riconosce all’erede il diritto a percepire la rendita INAIL, sebbene il congiunto fosse un fumatore. I giudici di legittimità giungono a tale conclusione rilevando in particolare che, in caso di patologia tabellata che può essere provocata da diversi fattori, come l’adenocarcinoma polmonare, l’eventuale compresenza di un fattore causale estraneo all’attività lavorativa, come il fumo di sigaretta, non è di per sé sufficiente a escludere il nesso di causalità tra la patologia e l’esposizione professionale, a meno che l’INAIL non fornisca la prova che tale fattore alternativo ha da solo provocato la malattia.