Corte di giustizia UE, sentenza 21 gennaio 2021, in causa n. C-843/19, INSS

21 Gennaio 2021

Possibile discriminazione di genere nell’accesso alla pensione di anzianità nel diritto spagnolo.

Tipo di Atto: Giurisprudenza Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Una domestica spagnola si era vista respingere la domanda di pensione anticipata, perché una legge nazionale ne prevede l’attribuzione solo quando il relativo importo sia superiore al minimo che l’interessato avrebbe avuto diritto di percepire con la pensione normale di vecchiaia (questo evidentemente perché non si vuole integrare al minimo la pensione anticipata volontaria). Sostenendo che la legge in questione è indirettamente discriminatoria a svantaggio delle donne (che di fatto sarebbero da essa danneggiate in numero maggiore rispetto agli uomini), la donna ha adìto il giudice nazionale che ha chiesto quindi alla Corte di giustizia se la normativa nazionale contrasti col principio di non discriminazione in materia di tutela della vecchiaia. La Corte risponde che in proposito occorre valutare se i dati statistici disponibili dal giudice nazionale consentano di stabilire se esista una tale discriminazione indiretta, ponendo a raffronto, all’interno di tutti coloro che sono in astratto destinatari della norma (e non solo degli iscritti allo speciale regime previdenziale per il lavoro domestico), il numero degli gli uomini e quello delle le donne che, rispetto ai relativi totali, potrebbero essere danneggiati dalla disposizione. Ove risulti la discriminazione indiretta a sfavore del genere femminile, occorre infine accertare se la disciplina in questione persegua o non obiettivi legittimi di politica sociale estranei a qualsiasi discriminazione di genere.
Sezione: previdenza