È in contrasto con il diritto dell’Unione Europea la normativa italiana in materia di prescrizione dei contributi previdenziali?

31 Marzo 2025

Tribunale di Napoli, 31 marzo 2025

Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito

Il Giudice si è espresso in merito al caso di un lavoratore che per ottenere il riconoscimento dei contributi previdenziali di cui il datore di lavoro aveva omesso il versamento, che tuttavia l’INPS riteneva prescritti. Il Tribunale ha evidenziato come l’attuale interpretazione della normativa nazionale ostacoli di fatto la tutela del diritto alla pensione, in quanto la prescrizione dei contributi opera anche durante il rapporto di lavoro e il lavoratore ha limitati strumenti per tutelarsi. Se da un lato, infatti, il lavoratore può far valere i crediti retributivi derivanti dal rapporto di lavoro entro il termine prescrizionale quinquennale dalla cessazione del rapporto, per i contributi deve invece necessariamente agire in giudizio nel corso del rapporto di lavoro. Il giudice ha quindi deciso di sospendere il giudizio e di sottoporre alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea una serie di quesiti pregiudiziali, volti a chiarire se il diritto europeo imponga una tutela più efficace del diritto del lavoratore al versamento contributivo, anche al fine di garantire il diritto alla pensione come retribuzione differita.