Esonero contributivo per le lavoratrici madri: rimessa la questione di legittimità alla Corte costituzionale per possibili discriminazioni nei confronti delle lavoratrici domestiche e a tempo determinato
Tribunale di Milano, 23 ottobre 2024
Il Tribunale – sulla base di una azione collettiva promossa ex art. 28 d.lgs. 150/2011 dalle associazioni Avvocati Per Niente e Associazione degli Studi Giuridici sull’immigrazione – rimette alla Corte costituzionale una questione di legittimità sulla disciplina dell’esonero per contributi per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti per lavoratrici madri di tre o più figli ex art. 1, commi 180 e sgg., l. 213/2023. Secondo il Giudice, la norma in questione potrebbe essere discriminatoria in via diretta nei confronti delle lavoratrici con rapporto a tempo determinato, espressamente escluse dall’esenzione dalla legge, e indirettamente nei confronti delle lavoratrici straniere, statisticamente più esposte a tale forma contrattuale. Con simili motivi viene poi censurata nella stessa ordinanza una possibile violazione del principio di uguaglianza con riguardo alle lavoratrici domestiche, escluse dal beneficio a norma di legge.