Lavoratrice reintegrata quattro anni dopo il licenziamento: ha diritto alla NASPI se l’indennità risarcitoria non copre l’intero periodo
Tribunale di Milano, 23 luglio 2024
Il Tribunale accoglie il ricorso di una donna, licenziata illegittimamente e reintegrata soltanto quattro anni dopo, e che aveva percepito l’indennità risarcitoria nel limite di legge delle dodici mensilità, e accerta il diritto della lavoratrice all’indennità di disoccupazione per il periodo successivo al licenziamento. Secondo il Giudice, il principio generale per cui l’annullamento del licenziamento e la conseguente reintegrazione determina il venir meno dei presupposti per l’accesso alla NASPI non trova applicazione nel caso in cui il lavoratore non sia stato tenuto indenne dalle conseguenze retributive del licenziamento stesso. Se dunque, come nel caso di specie, l’indennità risarcitoria riconosciuta con la cd. tutela reintegratoria attenuata è inferiore al periodo di disoccupazione, il lavoratore mantiene il diritto alla NASPI.