Ministero dell’Economia e delle Finanze, decreto 18 luglio 2023
Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 del 17 ottobre 2023, il decreto del Ministero dell’Economia stabilisce che, in base della variazione della speranza di vita prevista per il biennio 2025/2026, i requisiti di accesso alla pensione rimarranno uguali a quelli attuali.
In base alla normativa vigente, i requisiti per il pensionamento vengono infatti aggiornati ogni biennio sulla base della variazione della speranza di vita attesa per i 65enni, come calcolata dall’Istat. I dati elaborati dall’istituto indicano che la speranza di vita è diminuita di un mese. Ciò non comporterà tuttavia una variazione negativa dei requisiti per il pensionamento. Quindi anche nel 2025-26 la pensione di vecchiaia si conseguirà con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, sia con il sistema misto che con quello contributivo, mentre la pensione anticipata contributiva sarà sempre raggiungibile a 64 anni di età e 20 di contributi e la vecchiaia contributiva indipendentemente dall’importo si otterrà a 71 anni e con almeno 5 anni di contribuzione.
La variazione della speranza di vita, però, incide anche sull’importo della quota contributiva della pensione e pertanto nel 2025-26 è ragionevole prevedere che l’assegno pensionistico possa subire un lieve incremento.