Revirement della Cassazione sul requisito contributivo utile per la pensione anticipata
Corte di cassazione, sentenza 17 settembre 2024 n. 24916
La sentenza affronta il tema della riforma pensionistica del 2011 (Monti-Fornero), relativamente ai più ristretti requisiti richiesti per accedere (fino al 31 dicembre 2026) a quella di anzianità, finalmente denominata pensione anticipata. L’ipotesi “ordinaria” di tale pensione (comma 10 dell’art. 24 DL n. 201/2011), prevede 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e un anno in più per gli uomini (senza limiti di età), dei quali, secondo una recente decisione della Corte, almeno 35 di contributi effettivi (requisito rinveniente dalla disciplina precedente della pensione di anzianità). Ora la Corte, con due sentenze gemelle, esclude la persistenza di quest’ultimo requisito, sia perché il comma 10 citato non ne parla, sia perché invece il comma 11, che prevede una pensione anticipata più favorevole per le pensioni contributive, richiede esplicitamente almeno 20 anni di contributi effettivi, sia infine perché escludere da quella “ordinaria” i contributi figurativi significherebbe svuotarla di qualsiasi possibilità di funzionamento.