Tribunale di Livorno, 15 settembre 2014

15 Settembre 2014

Rimessa alla Corte costituzionale la questione di legittimità dell’art. 33 della legge 104/1992, nella parte in cui non include il convivente more uxorio tra i soggetti beneficiari dei permessi retribuiti per assistere un portatore di handicap in situazione di gravità.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito

Il Tribunale di Livorno rimette alla Corte costituzionale la questione di legittimità dell’art. 33 della legge 104 del 1992, la cui formulazione (che limita il diritto ai permessi a coniuge, parenti e affini) impediva nel caso specifico di riconoscere i permessi per assistenza alla convivente di fatto di un grave malato, affetto da morbo di Parkinson, assistito solo dalla donna con la quale vive da molti anni. Secondo il Giudice, tale limite di legge viola i principi dettati dagli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione.