Tribunale di Milano, 24 giugno 2024
Dimissioni per giusta causa: l’Inps non può limitare la concessione della Naspi ad alcune soltanto delle ipotesi legittimanti le dimissioni
Il Tribunale riconosce il diritto a percepire il trattamento di disoccupazione ad un lavoratore che, dopo avere rivolto richieste e diffide al proprio datore di lavoro, si era dimesso per giusta causa motivata dal mancato riconoscimento del corretto inquadramento contrattuale rispetto alle nuove mansioni svolte. L’Istituto lo aveva negato ritenendo che la giusta causa di dimissioni legittimasse l’accesso alla Naspi solo in casi ritenuti più gravi quali il mancato pagamento della retribuzione, la dequalificazione professionale, le molestie sessuali. Il Tribunale, accertata la sussistenza dei fatti contestati dal lavoratore al datore di lavoro, censura la tesi riduttiva dell’Istituto. Il Giudice nega altresì rilevanza ostativa al fatto che lavoratore e azienda avessero raggiunto un accordo conciliativo, ritenuto anzi conferma della rilevanza della controversia.