Casella della mail aziendale: l’imprenditore non può conservare sistematicamente copie dei messaggi di lavoratori e agenti di commercio per utilizzarle in possibili futuri giudizi
Garante per la protezione dei dati personali, 17 luglio 2024
Il Garante per la privacy accerta alcune violazioni della disciplina in materia di protezione dei dati personali da parte di un’impresa, la quale aveva acceduto a copie della casella mail assegnata a un suo ex collaboratore per ottenere prove in un contenzioso civile, e irroga una sanzione pecuniaria di 80.000 euro alla società. La società, infatti, conservava sistematicamente attraverso un software apposito i file di backup di tutte le mail inviate e ricevute dai propri dipendenti e collaboratori, per un periodo di tre anni dalla cessazione del rapporto. Secondo il Garante, tale trattamento, realizzando una forma di controllo sui lavoratori (art. 4, l. 300/1970), presuppone un accordo con le rappresentanze sindacali e in ogni caso è sproporzionato e non necessario.