Corte di Cassazione, ordinanza 30 gennaio 2024, n. 2761

Sul vizio di inesistenza della motivazione.

Nella vicenda giudiziaria riguardante la domanda di accertamento della legittimità del licenziamento disciplinerei di una dipendente, la società datrice di lavoro aveva lamentato nel ricorso per cassazione l’inesistenza della motivazione della sentenza impugnata a lei sfavorevole. Ciò dà modo alla Corte di ribadire la propria costante giurisprudenza in ordine alla nozione di inesistenza della motivazione, “configurabile nei casi di radicale assenza di essa ovvero del suo estrinsecarsi in argomentazioni non idonee a rivelare la ratio decidendi… o fra loro logicamente inconciliabili o comunque perplesse od obbiettivamente incomprensibili”.