Corte di cassazione, ordinanza 30 novembre 2020 n. 27344
Limiti e poteri della Corte nell’interpretazione di un C.C.N.L.
In un giudizio in cui era censurata l’interpretazione di alcune norme del C.C.N.L. effettuata dai giudici di merito, la Corte di cassazione ha richiamato i principi da essa elaborati con riguardo ai propri poteri in proposito. Preliminarmente la Corte ricorda che è anzitutto necessario che il ricorrente riproduca la norma contrattuale di cui contesta l’interpretazione e indichi in quale atto del giudizio di cassazione sia stato depositato il C.C.N.L. che la contiene. Solo se sono stati adempiuti questi oneri di deduzione e corretta produzione documentale, la Corte procede all’interpretazione del testo del contratto collettivo nazionale di lavoro, applicando le regole legali di ermeneutica contrattuale direttamente (e non come mero parametro esterno per la valutazione della correttezza della motivazione), senza la necessità di una specifica indicazione da parte del ricorrente di quelle violate. – Sezione: processuale