Corte di Cassazione, sentenza 20 luglio 2023, n. 21607

20 Luglio 2023

Rapporti tra la sentenza del GUP di non luogo a procedere e procedimento disciplinare.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Un comandante della polizia locale, licenziato dal Comune per essersi ripetutamente allontanato dal lavoro senza timbrare il badge per recarsi nella propria abitazione privata, aveva, tra l’altro, sostenuto in giudizio l’illegittimità del licenziamento disciplinare a norma dell’art. 653 c.p.p., poiché per i medesimi fatti era stato prosciolto con sentenza di non luogo a procedere del Gup, in sede di udienza preliminare, con la motivazione “perché il fatto non sussiste”. In proposito, la Cassazione, rigettando il relativo ricorso, rileva che la sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal GUP non è tecnicamente inquadrabile quale “sentenza irrevocabile di assoluzione”, cui l’art. 653 c.p.p. riconosce efficacia di giudicato in sede disciplinare, dal momento che tale sentenza può, in determinati casi previsti dall’art. 434 c.p.p., essere revocata ed è pertanto assistita da un grado di stabilità solo “relativo”.