Attività lavorativa in un contesto degradante: il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno alla dignità lavorativa, all’onore ed alla sfera morale
Tribunale di Tivoli, 8 ottobre 2024
Accertata la natura subordinata del rapporto di lavoro tra le parti, il Tribunale ha altresì riscontrato la responsabilità della parte datoriale per aver sottoposto il ricorrente a un trattamento mortificante e spregiativo della persona, provato dall’esame testimoniale. Il lavoratore, bracciante agricolo, durante l’esecuzione dell’attività lavorativa era costantemente insultato, anche con offese a sfondo razziale, ed era ospitato in un alloggio poco consono rispetto alle sue esigenze abitative. Il Tribunale, tenuto conto del contesto in cui sono avvenute le offese, della sistematicità e gratuità delle stesse, del fatto che gli insulti provenivano dal titolare della ditta, peraltro nell’ambito di un rapporto non regolarizzato, ha ritenuto che tali condotte configurino un diritto al risarcimento del danno alla dignità personale, determinato in via equitativa nella misura di euro 1.000,00 per ogni mese di durata del rapporto.