Corte costituzionale, sentenza 23 settembre 2016 n. 213
Anche al convivente spettano i permessi per assistere persone con handicap gravi.
Con una pronuncia c.d. additiva, volta a colmare una lacuna nella legislazione, la Corte costituzionale ha infatti dichiarato incostituzionale la norma che prevede il diritto del lavoratore dipendente di fruire di permessi per assistere coniuge, parente o affine entro il secondo grado con handicap in situazione di gravità, nella parte in cui non include, in alternativa, anche il convivente tra gli aventi diritto ai permessi, in relazione agli artt. 3, 2 e 32 Cost. Poiché la misura è volta a favorire l’assistenza degli handicappati gravi in ambito “familiare”, a tutela della salute psico fisica di questi, sarebbe, secondo la Corte, irragionevole e in contrasto col diritto dell’handicappato escludere i conviventi dall’ambito dei soggetti legittimati ai permessi. – Sezione: rapporto di lavoro.