Corte d’Appello di Brescia, 18 gennaio 2019
18 Gennaio 2019
Accusare le associazioni che sostengono le persone richiedenti asilo di “lucrare sul traffico di clandestini” è discriminazione collettiva.
La Corte d’appello di Brescia conferma la condanna per “discriminazione per associazione” e per “ritorsione”, ritenendo che l’accusa mossa sul proprio profilo di un social network da parte di una signora di “lucrare sul traffico di clandestini” configuri discriminazione ai sensi degli artt. 3 e 4 del D.Lgs. 215/2003. Attribuire pubblicamente lo scopo di lucro alle a
Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito