Corte d’Appello di Firenze, 20 ottobre 2016

20 Ottobre 2016

La scelta del lavoratore da licenziare per giustificato motivo oggettivo, per esigenza di ridurre il personale, deve ispirarsi ai principi di correttezza e buona fede.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito

Nel caso di specie, il lavoratore ricorrente veniva licenziato per giustificato motivo oggettivo, collegato ad una riduzione di personale (non di entità tale da dar luogo a un licenziamento collettivo). Il giudice ritiene che in questa ipotesi non sussista un obbligo di repechage, ma piuttosto il diritto del lavoratore al rispetto dei principi di correttezza e buona fede, che ancorino la scelta del lavoratore da licenziare a criteri oggettivi (nel caso, la scelta appariva determinata da mera preferenza soggettiva, priva di riscontri oggettivi relativi a caratteristiche dei lavoratori a confronto).