Corte di cassazione pen., sentenza 19 luglio 2017 n. 35588

19 Luglio 2017

La persecuzione di un dipendente può costituire reato di stalking.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Nel caso esaminato, si trattava del gestore di una biblioteca comunale che aveva attuato una persecuzione professionale con atteggiamenti oppressivi a sfondo sessuale nei confronti di una sua subordinata, causandole uno stato di prostrazione psicologica. La sentenza precisa altresì che, nonostante che alcune manifestazioni della violenza morale si fossero verificate all’esterno della biblioteca, non doveva ritenersi esclusa l’”occasione lavorativa” della persecuzione, con la conseguenza che la responsabilità per i danni causati alla dipendente è stata estesa al Comune titolare della biblioteca. – Sezione: rapporto di lavoro pubblico e privato