Corte di cassazione penale, sentenza 18 febbraio 2016 n. 6665

18 Febbraio 2016

Anche in materia d’impiego pubblico contrattualizzato, risponde del reato di abuso d’ufficio il dirigente che esercita il potere disciplinare per motivi pretestuosi con un intento ritorsivo.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

La sentenza applica a un caso di sanzioni disciplinari irrogate per motivi pretestuosi (e quindi cagionando al dipendente un danno ingiusto) la regola più volte ribadita dalla cassazione penale, secondo la quale “in tema di abuso d’ufficio, il requisito della violazione di legge può consistere anche nell’inosservanza dell’art. 97 della Costituzione…, che impone a ogni pubblico funzionario, nell’esercizio delle sue funzioni, di non usare il potere che la legge gli conferisce per compiere deliberati favoritismi e procurare ingiusti vantaggi, ovvero per realizzare intenzionali vessazioni o discriminazioni e procurare ingiusti danni” (ad es., nel 2014, in un caso di demansionamento di un funzionario comunale, quale ritorsione per aver adottato provvedimenti contrari agli interessi personali del Sindaco). – Sezione: rapporto di lavoro