Corte di Cassazione penale, sentenza 27 settembre 2022, n. 36538

27 Settembre 2022

Obbligatoria la valutazione dei rischi per la salute durante il periodo di gravidanza, anche se l’unica dipendente è in età non fertile.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Il titolare di uno studio odontoiatrico, che aveva alle proprie dipendenze una donna con mansioni di assistenza clienti, era stato condannato alla pena di 1200 euro di ammenda per il reato previsto dall’art. 55, co. 4, d.lgs. 81/08, per avere, nell’ambito del documento di valutazione dei rischi (DVR) dello studio, considerato in termini del tutto generici i rischi per la salute delle lavoratrici durante il periodo di gravidanza. La sentenza di condanna è confermata dalla Cassazione, che, nel rigettare uno dei motivi di ricorso dell’imputato, secondo il quale la presunta infertilità della dipendente, per motivi di età, avrebbe escluso l’esistenza di un rischio attuale per la lavoratrice, osserva come le misure di tutela previste dalla legge per le lavoratrici per il caso di gravidanza si applichino anche alle lavoratrici che hanno ricevuto bambini in adozione o in affidamento fino al settimo mese di vita del bambino, il che conferma che la valutazione di quei profili di rischio va sempre effettuata dal datore di lavoro che occupa personale di genere femminile.