Corte di cassazione, sentenza 4 ottobre 2018 n. 24360
È il lavoratore licenziato che deve provare che il contratto collettivo prevede una sanzione conservativa per i fatti contestatigli.
In giudizio, il dipendente licenziato al quale era stata riconosciuta la mera tutela indennitaria, aveva dedotto che, anche a voler ritener sussistente il fatto contestatogli, esso poteva essere ricondotto ad uno dei casi per i quali il contratto collettivo stabilisce una sanzione conservativa, con conseguente applicazione, alla stregua della legge Fornero, della tutela reintegratoria. La Corte si pone allora il problema di chi debba dedurre e provare, in una tale situazione, l’esistenza di una norma contrattuale siffatta, concludendo che il relativo onere grava sul dipendente licenziato.
Sezione: rapporto di lavoro