Corte di cassazione, sentenza 5 dicembre 2016 n. 24796
Sulla tempestività della contestazione disciplinare di fatti oggetto di un procedimento penale.
In un caso di licenziamento per giusta causa, la Corte ha ritenuto che non violasse la regola della tempestività della contestazione l’apertura di un procedimento disciplinare in relazione all’inizio per i medesimi fatti di un pro-cesso penale, la contestuale sospensione del medesimo procedimento in attesa dell’esito dell’iniziativa penale e infine la riattivazione del procedimento di-sciplinare al momento della pronuncia penale e in base al contenuto della stes-sa. In tale contesto, lo scorrere del tempo non avrebbe infatti, secondo la Cor-te, recato pregiudizio al diritto di difesa dell’incolpato, che ne sarebbe stato viceversa potenziato.
Sezione: rapporto di lavoro