Corte di giustizia UE, sentenza 18 luglio 2017 in causa n. C-566, Erberger

18 Luglio 2017

Non comporta discriminazione in base alla cittadinanza o limitazione del diritto di circolazione nella UE la legge tedesca che limita l’elettorato attivo e passivo nell’elezione dei rappresentanti dei lavoratori nell’organo di vigilanza di una società capogruppo ai soli lavoratori occupati nel territorio nazionale in cui ha sede tale società e non anche a quelli di società partecipate situate al di fuori del territorio tedesco.

Tipo di Atto: Giurisprudenza Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Il ricorrente nella causa promossa in Germania sosteneva viceversa che la normativa tedesca discrimina i lavoratori in base alla cittadinanza e costituisce remora alla libera circolazione verso altri Paesi della U.E. per quei lavoratori che, eletti nel consiglio di vigilanza, sarebbero costretti ad interrompere il loro mandato se decidessero di trasferirsi in un altro Paese.
Sezione: rapporto di lavoro privato