Corte di giustizia UE, sentenza 19 luglio 2017, in causa n. C-143/16, Abercrombe
Non comporta discriminazione nel lavoro per ragioni di età la legge italiana che prevede la cessazione del rapporto di lavoro intermittente al compimento del 25° anno di età dell’interessato.
La Corte di giustizia ritiene infatti la discriminazione giustificata (come richiesto dall’apposita direttiva comunitaria) dalla legittima finalità perseguita dal legislatore nazionale di favorire (in una fase di notevole calo dell’occupazione giovanile) una prima possibilità di accesso dei giovani nel mercato del lavoro per acquisire una esperienza lavorativa più facilmente spendibile nel momento del vero ingresso al lavoro. La Corte ha altresì valutato che il mezzo predisposto dal legislatore nazionale per conseguire tale risultato è appropriato e necessario nel contesto del perdurare della crisi economica e di una crescita rallentata che caratterizza l’economia italiana.
Sezione: rapporto di lavoro privato