Interposizione di manodopera con c.d. “clausola di gradimento”: il contratto d’appalto è illecito
Tribunale di Catanzaro, 10 dicembre 2024
Dall’istruttoria espletata è emersa l’etero-direzione della prestazione lavorativa dei dipendenti dell’appaltatore da parte della committente, tramite l’elaborazione di uno schema predefinito riguardante la pianificazione dettagliata delle attività ed il controllo della prestazione lavorativa. Contrariamente alla legittima modalità di gestione dell’appalto, quindi, l’appaltatrice era priva di sostanziale autonomia organizzativa. Inoltre, il Tribunale ha riscontrato che il contratto tra le parti consentiva all’appaltante di esercitare un controllo e un potere di veto qualificabili come potere disciplinare sui dipendenti dell’impresa appaltatrice, attraverso l’imposizione della sostituzione immediata del lavoratore che avesse dato prova di scorrettezza, incapacità o comportamento fraudolento, o posto in essere azioni tali da creare turbamento al servizio o danni al committente. Tale sottomissione del dipendente al volere del committente esclude ogni margine di valutazione autonoma da parte dell’appaltatore e pregiudica la genuinità dell’appalto.