Ispettorato Nazionale del Lavoro, circolare n. 2 del 19 ottobre 2021

19 Ottobre 2021

D.Lgs. n. 122/2020 di recepimento della Direttiva 2018/957 in materia di distacco transnazionale di lavoratori.

Tipo di Atto: Atti amministrativi (circolari, interpelli, note ministeriali, etc.)

Con la circolare n. 2/2021, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro illustra le norme introdotte dal D.Lgs. n. 122/2020 in materia di distacco transnazionale dei lavoratori, che recepisce la direttiva Ue n. 957/2018.
Il citato decreto legislativo ha introdotto una disciplina specifica per i cd. “distacchi a catena” (o doppi distacchi) di lavoratori, fattispecie che si verifica in due ipotesi, in ingresso e in uscita. Si ha quella in ingresso quando il lavoratore viene inviato in Italia in esecuzione di una prestazione di servizi di somministrazione intercorrente tra un’agenzia con sede in un altro Stato Ue e l’impresa utilizzatrice con sede fuori dal nostro Paese; questa impresa stipula, poi, un ulteriore e diverso rapporto commerciale (appalto, subappalto, distacco infragruppo) con una impresa avente sede in Italia.
Il distacco a catena in uscita si verifica, invece, quando un lavoratore viene inviato in Italia per poi essere distaccato presso un’altra impresa avente sede in un altro Stato Ue. Riguardo a entrambe le ipotesi la circolare ricorda che, sulla base della nuova disciplina, il lavoratore è considerato dipendente sempre e soltanto dell’agenzia di somministrazione con la quale intercorre il rapporto di lavoro iniziale, sulla quale ricadono tutti i relativi obblighi.
L’Ispettorato riepiloga inoltre gli indicatori che vanno utilizzati per valutare la liceità del distacco transnazionale, chiarendo che deve essere accertata l’effettiva presenza sul mercato dell’impresa utilizzatrice (o intermedia) e ribadendo che il secondo anello della catena non può consistere in una ulteriore somministrazione di lavoratori, nemmeno nell’ipotesi in cui l’utilizzatore intermedio sia in possesso della necessaria autorizzazione ministeriale; potrà al contrario inviarlo presso terzi sulla base di contratti validi, come ad esempio l’appalto.