Ispettori di polizia penitenziaria: meno donne è incostituzionale

19 Novembre 2024

Corte Costituzionale, sentenza 19 novembre 2024, n. 181

Tipo di Atto: Corte Costituzionale

La disciplina del personale appartenente alla qualifica di ispettore di polizia penitenziaria prevede dotazioni organiche distinte in relazione al genere, con macroscopica prevalenza di quelle relative al personale maschile. In un giudizio di impugnazione della graduatoria di concorso interno per ispettore promosso da alcune assistenti del Corpo di polizia penitenziaria, la Corte costituzionale, chiamata pronunciarsi sul dubbio di costituzionalità delle norme sulle dotazioni organiche, che nei concorsi per ispettore avvantaggiano platealmente gli uomini, rileva che la preponderanza censurata non trova riscontro nei compiti svolti, identici per ambo i sessi – e ormai divenuti di direzione e coordinamento piuttosto che eminentemente operativi e pertanto viola il principio costituzionale e comunitario di parità di trattamento, con effetti distorsivi che si ripercuotono sull’efficienza stessa del servizio pubblico. Nella motivazione, la Corte ricorda che, secondo i principi, il giudice, ove ravvisi l’incompatibilità del diritto nazionale con il diritto dell’Unione dotato di efficacia diretta, può non applicare la norma interna, occorrendo previo rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia, oppure sollevare questione di costituzionalità in relazione all’art. 117, primo comma e 11 Cost ., essendo affidata alla sua discrezionalità la scelta tra l’una o l’altra via.