Lavoro domenicale: sì all’indennizzo comunque
Corte di Cassazione, sentenza 10 dicembre 2024, n. 31708
Nel riconoscere il diritto di un lavoratore all’inquadramento superiore, Tribunale e Corte d’appello avevano condannato la società datrice a corrispondergli, tra l’altro, anche somme a titolo di indennizzo per le prestazioni lavorative svolte di domenica, senza richiedere la prova della maggiore gravosità del lavoro domenicale. La Cassazione, nel rigettare il ricorso della società sul punto, osserva che la giurisprudenza di legittimità è costante nell’affermare che il lavoro prestato nella giornata di domenica, anche nell’ipotesi di differimento del riposo settimanale in un giorno diverso, deve essere in ogni caso compensato con un quid pluris che, ove non previsto dalla contrattazione collettiva, può essere determinato dal giudice e può consistere anche in benefici non necessariamente economici, salva restando l’applicabilità della disciplina contrattuale collettiva più favorevole.