Lavoro in ambito familiare: la collaborazione stabile nell’impresa e l’assenza di autonomia gestionale qualificano il rapporto come subordinato
Tribunale di Napoli, 5 novembre 2024
Il Tribunale riconosce la natura subordinata del rapporto di lavoro in essere tra padre e figlio nell’officina di famiglia, ritenendo superata la presunzione di gratuità della prestazione e di contitolarità dell’impresa a seguito dell’escussione della prova testimoniale. Nel caso di specie, è stato confermato dai testi di entrambe le parti che il ricorrente aveva lavorato stabilmente e continuativamente nell’officina di cui era titolare il padre, ricevendo un compenso per la prestazione svolta. Il fatto che padre e figlio svolgessero le medesime mansioni non rileva ai fini della qualificazione del rapporto di lavoro: l’eterodirezione è individuabile in forma attenuata nello stabile inserimento nell’organizzazione del lavoro del resistente e nell’assenza di autonomia gestionale del ricorrente.