Le docenze a contratto nelle università sono rapporti di lavoro autonomo

9 Agosto 2024

Corte di Cassazione, ordinanza 9 agosto 2024, n. 22603

Tipo di Atto: Giurisprudenza di Cassazione

Nel confermare la decisione della Corte d’appello, che aveva escluso la natura subordinata dell’insegnamento svolto per oltre dieci anni da un docente a contratto “di diritto privato” per un’università, la Cassazione osserva che: (i) la funzione tipica di tali contratti non è quella di assicurare stabilmente e con esclusiva la copertura di una certa materia di studio, bensì di acquisire l’opera di professionalità esterne all’amministrazione, che, in virtù della propria esperienza, siano in grado di fornire un qualificato apporto didattico; (ii) la dizione di contratti “di diritto privato” distingue la figura del professore autonomo a “contratto” sia da forme di lavoro subordinato in regime “privatizzato” che dai docenti e ricercatori di ruolo, senza che rilevi la destinazione a insegnamenti anche “ufficiali”; (iii) i rapporti a contratto, se non sono svolti con modalità anomale che comportino la trasformazione di fatto in rapporti subordinati, sono dunque prestazioni d’opera intellettuale, eventualmente coordinate e continuative; (iv) a determinare la natura di lavoro dipendente non valgono poi di regola le attività meramente integrative dell’insegnamento, come la partecipazione agli esami, i tutoraggi o la partecipazione a consigli universitari, trattandosi di mere conseguenze dell’attività di docenza.