Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, circolare n. 9 del 9 ottobre 2023

9 Ottobre 2023

Decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48. Modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a termine.

Tipo di Atto: Atti amministrativi (circolari, interpelli, note ministeriali, etc.)

A mesi di distanza dalla pubblicazione del decreto-legge n. 48/2023, nonché dalla sua conversione con legge n. 85/2023,  il Ministero del Lavoro fornisce prime indicazioni, condivise con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in merito alle novità contenute nell’art. 24 del suddetto decreto relative alla disciplina dei contratti di lavoro a tempo determinato, inclusi quelli stipulati in regime di somministrazione.

Nel ricordare che il cd. Decreto Lavoro lascia inalterato il limite massimo di durata dei rapporti a tempo determinato, il numero massimo di proroghe consentite e il regime delle interruzioni tra un contratto e l’altro (cosiddetto stop and go), la circolare analizza le condizioni modificate dal decreto in merito a: a) disciplina delle causali; b) proroghe e rinnovi; c) neutralizzazione dei rapporti acausali antecedenti al 5 maggio 2023 ai fini del raggiungimento del limite massimo di dodici mesi; d) computo dei limiti percentuali dei lavoratori in somministrazione.

In particolare in merito al regime transitorio introdotto in sede di conversione, che prevede la possibilità per i datori di lavoro di utilizzare il contratto a termine per un ulteriore periodo di 12 mesi senza ricorrere alle causali per “contratti stipulati” a decorrere dal 5 maggio 2023 (data di entrata in vigore del decreto), la circolare specifica che il riferimento ai contratti stipulati si riferisce sia al rinnovo di precedenti contratti che alle proroghe di contratti in essere, sempre nel rispetto della durata massima prevista dalla legge o dalla contrattazione collettiva.