Corte di cassazione, sentenza 11 marzo 2016 n. 4865 – L’invito, rivolto al lavoratore in coincidenza o successivamente alla scadenza del periodo di comporto per malattia, di sottoporsi a visita medica d’idoneità al lavoro vale come rinuncia al licenziamento per superamento del periodo di comporto.

Il ritardo del lavoratore nel promuovere o proseguire il giudizio d’impugnazione di un licenziamento illegittimo non riduce il danno che il datore di lavoro gli deve risarcire ex art. 18 S.L. Stampa...

Corte di cassazione, 8 marzo 2016, n. 4509

La Corte ribadisce che l’onere di repechage anche in mansioni inferiori (col consenso del lavoratore) riguarda pure il caso di soppressione del posto di lavoro occupato dal dipendente. Stampa...

Corte di cassazione, sentenza 8 marzo 2016 n. 4502

Il lavoratore che rifiuta nuove mansioni per ragioni di salute non è obbligato a documentarle, gravando semmai sul datore di lavoro che non intende adottare misure alternative possibili, l’onere far valutare al medico competente l’idoneità alle nuove mansioni. Stampa...