Tribunale di Bari, 23 gennaio 2022
Delocalizzazione dell’attività e trasferimento collettivo a seguito di una fusione per incorporazione: con un provvedimento d’urgenza il Tribunale blocca l’operazione che ha il chiaro scopo di provocare la compressione della forza lavoro.
Il Tribunale accoglie il ricorso ex art. 700 c.p.c. di alcuni lavoratori avverso il provvedimento di trasferimento collettivo disposto in seguito a un’operazione di fusione per incorporazione che aveva coinvolto la Società e provocato la chiusura della sede della stessa presso cui erano addetti. Il Giudice, attraverso l’analisi di circostanze verificatesi in tempi precedenti al trasferimento dei lavoratori, consistenti in un disegno messo in atto dalla Società volte alla compressione della forza lavoro, ha escluso che i trasferimenti fossero giustificati da esigenze tecniche, organizzative o produttive. Il Giudice afferma inoltre che la scelta di disporre la prestazione del lavoro nelle forme del lavoro agile, già adottato dal 2020 in modo totalitario, sarebbe risultata, a parità di costi sostenuti e di risultato perseguito dalla Società, meno gravosa per i dipendenti.