Tribunale di Bologna, 4 aprile 2024
Suicidio del lavoratore malato di mesotelioma: responsabile l’impresa dove è stato esposto ad amianto.
Il Tribunale accoglie il ricorso presentato dagli eredi di un uomo, morto suicida dopo pochi mesi dalla diagnosi di mesotelioma pleurico contratto sul lavoro, e condanna le Ferrovie dello Stato a risarcire sia il danno da rapporto parentale, sia, in via successoria, il danno alla salute del defunto. Secondo il Tribunale, è vero che il suicidio del lavoratore è stato determinato da più concause, tra cui la sua struttura psichica e l’assenza di sostegno psicologico durante la malattia; tuttavia, è sufficiente che vi sia un chiaro nesso causale tra la malattia professionale contratta dall’uomo e la depressione che lo ha portato al suicidio per giustificare la risarcibilità del danno.