Tribunale di Milano, 11 luglio 2023

11 Luglio 2023

Il licenziamento per soppressione della posizione dirigenziale è ingiustificato se viola un precedente patto di demansionamento nel quale veniva garantita al lavoratore la qualifica di dirigente.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito

Il Tribunale di Milano accoglie il ricorso di un dirigente, volto al riconoscimento dell’ingiustificatezza del licenziamento, e condanna il datore di lavoro al pagamento dell’indennità supplementare prevista dal CCNL di categoria.
Nel caso la società alcuni anni prima si era obbligata, con un accordo di demansionamento, a garantire comunque al lavoratore la qualifica dirigenziale, inquadramento che ora voleva superare: offerta la prosecuzione del lavoro come quadro, al rifiuto del dipendente ha comunicato il licenziamento per soppressione della posizione dirigenziale, distribuendo le sue mansioni tra il restante personale. Il Tribunale ritiene ingiustificato il recesso, in quanto in diretta violazione dell’accordo raggiunto anni prima col dirigente.