Tribunale di Roma, 18 dicembre 2023
Diritto al lavoro agile come accomodamento ragionevole per la lavoratrice che soffre di patologie integranti la definizione eurounitaria di disabilità.
Il Tribunale accoglie il ricorso d’urgenza presentato da una lavoratrice affetta da svariate patologie, tra cui la fibromialgia, accertandone la condizione di disabile secondo la nozione delineata in sede eurounitaria e internazionale. Di conseguenza viene riconosciuto l’obbligo datoriale di predisporre accomodamenti ragionevoli e di scomputare dal periodo di comporto le assenze per malattia dovute alle patologie integranti l’handicap. Il Giudice ha quindi qualificato come discriminazione indiretta il rifiuto della società di consentire alla lavoratrice di svolgere la prestazione in modalità di telelavoro, ritenendo che la prosecuzione della prestazione prevalentemente in presenza fosse idonea ad aggravarne le condizioni di salute.