Tribunale di Roma, 20 giugno 2020
Prestazione di lavoro in modalità agile nel corso dell’emergenza Covid: valutazione in concreto della compatibilità del lavoro agile con le caratteristiche della prestazione.
Una lavoratrice di un’azienda sanitaria pubblica ricorre in giudizio domandando, tra l’altro, di essere adibita a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche al fine di conciliare le esigenze di cura e assistenza del figlio disabile, anche ai sensi dell’art. 39, 1° comma, del d.l. n. 18/2020. Il Giudice afferma che per stabilire la compatibilità del lavoro agile con lo svolgimento di attività sanitarie dell’azienda pubblica, la valutazione va fatta in concretoavendo riguardo alla specifica attività svolta e che incombe sul datore di lavoro l’onere di provaredetta incompatibilità. Nel caso specifico la lavoratrice faceva parte delle task force organizzate per la gestione dell’emergenza Covid, ma le mansioni a lei attribuite di rapporto con l’utenza potevano essere svolte da remoto e non erano dunque incompatibile col lavoro a distanza. In via d’urgenza, il Tribunale ordina dunquedi adibire la lavoratrice al lavoro agile.