Consiglio di Stato, sentenza 13 ottobre 2015 n. 4699

13 Ottobre 2015

Negli appalti pubblici, va esclusa l’assegnazione dell’appalto ad un’impresa che applica ai propri dipendenti un contratto collettivo stipulato da organizzazioni sindacali che non sono comparativamente più rappresentative.

Tipo di Atto: Consiglio di Stato - Corte dei Conti

Secondo il codice degli appalti pubblici, il valore dell’offerta dei partecipanti alle gare deve essere adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro. In proposito, la legge adotta come parametro di valutazione le tabelle periodicamente elaborate dal Ministero del lavoro sulla base delle retribuzioni previste, nei vari settori, dai contratti collettivi stipulati dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative. Ciò a tutela dei lavoratori e insieme al fine di non alterare la concorrenza tra partecipanti alle gare. Nel caso in esame, l’appalto di servizi era stato aggiudicato a un’impresa che applicava il C.C.N.L. CNAI, stipulato nel settore dei servizi (ad alta presenza della componente lavoro) da OO.SS. non comparativamente più rappresentative e che prevedeva retribuzioni sensibilmente inferiori (circa il 7%) a quelle stabilite dai contratti dei sindacati maggiori. Per questa ragione, il Consiglio di Stato ha censurato l’aggiudicazione di un ente pubblico a tale impresa, valutando l’offerta da questa effettuata non idonea per le ragioni indicate. – Sezione: sindacale.