La negoziazione assistita per le controversie di lavoro: i dubbi dei sindacati e il tema della serietà delle transazioni sui diritti dei lavoratori.
di Franco Scarpelli, avvocato in Milano, professore di diritto del lavoro
Con la Newsletter n. 12/2021 (v. la nota di M. Fezzi e D. Santagostino) abbiamo dato notizia dei lavori della Commissione ministeriale in materia di riforma del processo civile e del lavoro, e in particolare della possibile estensione dell’istituto della negoziazione assistita anche alle controversie di lavoro (d’ora innanzi per brevità NA).
Va detto apertamente che il tema presenta, per il mondo al quale fa riferimento Wikilabour, profili di qualche delicatezza, esistendo opinioni diverse sull’opportunità della prospettata estensione anche tra le diverse componenti del mondo e degli operatori pro-labour.
Appaiono tendenzialmente favorevoli gli avvocati del settore: sia gli avvocati del lavoro in generale (l’estensione della NA è una battaglia storica dell’AGI, associazione rappresentativa degli avvocati giuslavoristi) sia la componente degli avvocati pro-labour, pur non mancando tra loro anche opinioni diverse.
Fin dall’inizio è invece apparso contrario a tale estensione il mondo sindacale confederale (compresa la Cgil, che è tra i soci fondatori di Wikilabour).
Scopo di questo contributo è dare conto delle diverse ragioni e provare a sviluppare alcune riflessioni sul tema più generale delle garanzie nelle conciliazioni di lavoro.