Tribunale di Roma, 15 maggio 2015

15 Maggio 2015

Respinto il ricorso dei sindacati di base che affermavano la nullità dell’accordo interconfederale sulla rappresentanza (c.d. Testo Unico) del gennaio 2014.

Tipo di Atto: Giurisprudenza di merito

L’Unione sindacale di base – di fatto l’unica associazione sindacale del settore industriale a non avere aderito all’accordo sulla rappresentanza stipulato nel gennaio 2014 da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria – ha promosso un’azione giudiziaria mirante a vedere dichiarata la nullità dell’accordo, o di alcune sue parti, in quanto ritenute da tale organizzazione in contrasto con diverse disposizioni della Costituzione (tra cui gli artt. 39 e 40). Il Tribunale di Roma, accogliendo le tesi delle confederazioni firmatarie, riconosce che il Testo Unico è un contratto, che si basa sul consenso delle parti firmatarie e non vincola i soggetti terzi che non condividano le regole sul sistema di certificazione della rappresentanza e sulla contrattazione nazionale e aziendale. Nei confronti del sindacato di base, che liberamente e legittimamente ha deciso di non aderirvi, l’accordo non produce né vantaggi né pregiudizi, potendo tale sindacato attivare ogni diritto previsto dalla legge. Il tribunale ha dunque ritenuto la carenza di interesse ad agire dell’associazione ricorrente.